Kim H. J., Ku K. M., Choi S., Cardarelli M.
Vegetal-derived biostimulant enhances adventitious rooting in cuttings of basil, tomato, and chrysanthemum via brassinosteroid-mediated processes
Agronomy 2019, 9, 74; doi: 10.3390/agronomy9020074
I biostimolanti di origine vegetale rappresentano un gruppo ben noto di biostimolanti; proposti come uno strumento innovativo per affrontare le sfide della sostenibilità, possono garantire un’elevata resa e qualità dei prodotti orticoli. I biostimolanti hanno attività ormono-simili e promuovono la crescita delle piante;, tuttavia gli studi dettagliati sulla funzione ormonale sono limitati. Per questo un gruppo di ricercatori della Purdue University (USA) ha condotto uno studio sugli effetti dei biostimolanti sulla morfologia e sul metabolismo in talee di tre specie erbacee con diversa capacità radicante, in confronto con l’auxina: il basilico (Ocimum basilicum L.), pomodoro (Solanum lycopersicum L.) e crisantemo (Chrysanthemum indicum L.). Le talee non radicate sono state trattate con o senza biostimolante (100, 1.000, 5.000 e 10.000 mg L-1) o auxina [1% acido indol-3-butirrico (IBA) più 0,5% acido 1-naftalenacetico (NAA): 100, 200, 300 e 500 mg L-1]. Entrambi i composti hanno aumentato l’emissione di radici avventizie nelle talee. Il biostimolante ha richiesto una soglia significativamente più elevata per ottenere una risposta rispetto all’auxina, e la massima efficacia è stata raggiunta a 5.000 mg L-1 per il biostimolante e 100, 200 e 300 mg L-1 per l’auxina in basilico, pomodoro e crisantemo, rispettivamente. L’emissione di radici avventizie (biomassa secca e lunghezza) in risposta al biostimolante ha mostrato un aumento logaritmico in funzione dell’aumento del dosaggio. Le talee trattate con biostimolante hanno aumentato significativamente le radici sottili in tutte le talee testate, diversamente da quanto ottenuto con l’auxina. Livelli relativamente alti di brassinosteroidi (BR) erano presenti nelle talee non trattate di tutte le specie. L’effetto dei due composti sui livelli di BR nei tessuti vegetali è stato diverso nei vari trattamenti, con minori effetti su basilico e pomodoro contenenti livelli di BR elevati, ma con effetti più marcati sul crisantemo contenente livelli di BR relativamente bassi.
Effetti contrastanti di biostimolante e auxina sono stati riscontrati nell’attività antiossidante: questa è promossa dal biostimolante ma inibita dall’auxina nelle radici o nei germogli. Questi risultati indicano che gli effetti ormonali dei biostimolanti sono espressi principalmente nei processi mediati dai BR. Sia i biostimolanti che l’auxina sono stati suggeriti per modulare il pool BR endogeno attraverso funzioni di regolazione sovrapposte e interdipendenti, inducendo cambiamenti morfologici e metabolici durante il processo di radicazione delle talee in modo specifico per ogni specie vegetale.
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