Buturi C.V., Coelho S.R.M., Cannata C., Basile F., Giuffrida F., Leonardi C., Mauro R.P.

Iron Biofortification of Greenhouse Cherry Tomatoes Grown in a Soilless System

Horticulturae, 2022, 8, 858; doi: 10.3390/horticulturae8100858

Il ferro (Fe) è un microelemento essenziale per gli organismi umani e vegetali, in quanto legato a numerosi processi metabolici. Per l’uomo, la dose giornaliera raccomandata è da 8 a 18 mg al giorno e una sua carenza, che ad oggi colpisce circa il 25% della popolazione mondiale, causa disordini e malattie. Attraverso l’alimentazione è possibile acquisire la dose necessaria di Fe; in particolare, gli ortaggi rappresentano una valida fonte di acquisizione in quanto soddisfano molti requisiti nutrizionale. Il loro contenuto di elementi può essere migliorato attraverso la gestione della tecnica agronomica, in particolare con fertirrigazione e concimazione fogliare. A questo fine, un interessante ortaggio è il pomodoro, in quanto ampiamente diffuso e consumato quotidianamente nel mondo. A livello vegetale, il Fe deve essere somministrato in microdosi, che non determinino fitotossicità. Infatti, per identificare concentrazioni e modalità di applicazione più opportune alla biofortificazione di pomodoro ciliegino, gli Autori hanno svolto la sperimentazione in un sistema di coltivazione fuori suolo in perlite e impiegando ferro chelato. La somministrazione è avvenuta con soluzione nutritive di Fe-HBED alle concentrazioni 0,022, 1, e 2 mmol L-1 e addizionali applicazioni fogliari di Fe-DTPA alle concentrazioni 0, 250 e 500 μmol L-1. Successivamente sono stati rilevati parametri produttivi e qualitativi delle bacche e il contenuto in ferro di foglie e bacche.  

Nel complesso i risultati mostrano che la biofortificazione in Fe può soddisfare il bisogno in Fe nell’uomo, così come può migliorare il profilo qualitativo delle bacche di pomodoro ciliegino. Infatti, l’applicazione simultanea delle maggiori concentrazioni per via radicale e fogliare ha determinato un incremento di altri minerali (potassio, magnesio, sodio, zinco) e anche dell’acidità titolabile e dei solidi solubili totali nella bacca. Malgrado la somministrazione dell’elemento abbia determinato la riduzione del peso fresco del prodotto, ha tuttavia incrementato l’accumulo di sostanza secca. Altri parametri analizzati, quali colore delle bacche, contenuto in polifenoli, carotenoidi e attività antiossidante, non sono stati influenzati dall’applicazione di Fe. 

Gli autori suggeriscono quindi di approfondire l’indagine sulle concentrazioni di Fe da impiegare e di implementare la biofortificazione in ferro di pomodoro in supporto alla sufficiente acquisizione per la salute umana.

 

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