Davide Palmitessa ha presentato la comunicazione orale “Caratterizzazione e valorizzazione del carosello” al XIII Convegno Nazionale sulla Biodiversità.

Il carosello è una varietà locale, afferente alla specie Cucumis melo L., molto diffusa sul territorio pugliese e fortemente radicata nelle tradizioni contadine e gastronomiche. I frutti di carosello, anche all’interno di una stessa popolazione, possono assumere diversa forma, dalla cilindrica all’ellittica o ovata, peso molto variabile (da circa 50 ad oltre 300 g), colore dell’epicarpo da verde chiaro a verde molto scuro, uniforme o screziato. La descrizione dell’aspetto delle piante basata sul rilievo di caratteri morfo-fisiologici e la possibilità di discriminare le diverse popolazioni mediante tali caratteristiche risulta, quindi, di grande importanza ai fini della valorizzazione di questa varietà locale. Uno degli scopi del presente studio, pertanto, è stato quello di caratterizzare, dal punto vista morfo-fisiologico, una popolazione di ʻCarosello lecceseʼ mediante l’utilizzo di una scheda descrittiva elaborata dal GIBA (Gruppo di lavoro nazionale sulla Biodiversità Agraria) per il melone.

Come tutte le Cucurbitacee, anche il carosello prevede un ciclo di coltivazione primaverile-estivo in virtù delle esigenze climatiche necessarie ad ottimizzare la produzione quanti-qualitativa dei frutti. Altro scopo del presente studio, quindi, è stato quello di sperimentare l’utilizzo di una tecnologia di illuminazione supplementare al fine di sopperire alle condizioni sub-ottimali di luminosità del periodo autunnale e favorire la destagionalizzazione produttiva di questa varietà locale.

A margine dello studio è stata anche condotta una valutazione delle potenzialità gastronomiche del carosello in un’ottica di valorizzazione del prodotto “dal campo alla tavola”.

La prova sperimentale è stata realizzata nell’Azienda sperimentale “La Noria” dell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari (ISPA) del CNR di Bari, allevando le piante di carosello con la tecnica di coltivazione senza suolo a ciclo chiuso. Sono state utilizzate due lampade LED interlight, caratterizzate da due differenti spettri di emissione della radiazione supplementare: R+B – luce blu (450 nm) + luce rossa (660 nm); R+B+FR – luce blu (450 nm) + luce rossa (660 nm) + luce infrarossa (730 nm); le piante del controllo sono invece state coltivate con la sola luce naturale. Sono state effettuate le seguenti determinazioni: parametri climatici, PPFD, pH e CE della soluzione nutritiva, produzione e qualità dei frutti. Per la caratterizzazione morfo-fisiologica è stato utilizzato il modello dei descrittori GIBA del melone (Rif. CPVO TP/104/2).

Dall’insieme dei risultati ottenuti in questa sperimentazione è emerso che l’applicazione di luce supplementare sulle piante ha permesso di ottenere un maggior numero di frutti (mediamente il 30%) ed una resa più elevata (mediamente del 27%) rispetto al controllo, senza però influire sulle caratteristiche biometriche e colorimetriche dei frutti. Inoltre, la caratterizzazione morfo-fiosologica ha permesso di evidenziare alcune differenze nella biologia fiorale tra ʻCarosello lecceseʼ ad altre popolazioni di carosello descritte in bibliografia. Infine, i frutti di ‘Carosello leccese’ hanno mostrato un’ottima attitudine a diverse applicazioni gastronomiche, evidenziando interessanti prospettive di valorizzazione del prodotto primario.

Il presente studio è stato condotto nell’ambito del progetto SOILLESS GO “SOstenibilità ambientale, Innovazioni di processo e di prodotto per la competitività delle coltivazioni Senza Suolo in Puglia – Gruppo Operativo”, finanziato nell’ambito del PSR Puglia 2014/2020 – Misura 16 – Cooperazione – Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”.