Giovanna Marino ha discusso la sua tesi di laurea magistrale in SCIENZE AGRO-AMBIENTALI E TERRITORIALI, dal titolo “Applicazione di LED per la produzione extra stagionale di fagiolino”.

La prova sperimentale è stata condotta nell’ambito delle attività del progetto SOILLESS GO presso l’azienda sperimentale La Noria del CNR-ISPA nel periodo settembre-novembre 2020, e ha previsto l’utilizzo di una tecnologia di illuminazione supplementare al fine di sopperire alle condizioni sub-ottimali di luminosità del periodo autunnale e favorire la destagionalizzazione produttiva di questa varietà locale.

L’obiettivo di questa tesi sperimentale è stato quello di studiare gli effetti di tre spettri di radiazione supplementare sulla produzione di due cultivar di fagiolino: ‘Maestrale’ e ‘Saporro’.

Per questa prova sono stati utilizzati tre spettri di luce supplementare della C-LED: B (450 nm), R (660 nm) e R+B (450 nm + 660 nm); il controllo è stato rappresentato dalla sola luce solare. I moduli LED hanno fornito un PPFD di 150 μmol m−2 s–1 per quattro ore prima del sorgere del sole. Inoltre, le piantine di fagiolino sono state coltivate con la tecnica della coltivazione senza suolo, in vasi da 4.5 L riempiti di torba e perlite, e fertirrigati con soluzione nutritiva somministrata per subirrigazione a ciclo chiuso. La raccolta dei baccelli è stata effettuata in maniera scalare tra il 6 novembre e l’11 dicembre 2020, durante la quale sono stati misurati oltre la produzione, i parametri biometrici dei baccelli, il colore delle foglie e dei baccelli (scala di colori CIELab) e la concentrazione di clorofilla fogliare.

Dalla prova è emerso che le piante coltivate con luce supplementare hanno prodotto il 19% in più rispetto al controllo e tra le cultivar, la cv. ‘Maestrale’ ha prodotto il 14% in più rispetto alla cv. ‘Saporro’ ed i caratteri altezza pianta, area fogliare e numero di foglie sono stati tutti maggiori nella prima rispetto alla seconda. Inoltre, dai risultati ottenuti è emerso che il contenuto di clorofilla nelle foglie delle piante coltivate con LED è stato del 14% più elevato rispetto al controllo e i LED B (460 nm) hanno avuto un’influenza maggiore rispetto agli altri spettri luminosi sull’aumento di questo parametro. Infine, la colorazione delle foglie (-a*) è stata più verde nelle piante esposte alla luce rossa (R), mentre la cv. ‘Saporro’ ha prodotto baccelli del 7% più verdi (-a*) rispetto alla cv. ‘Maestrale’.

In conclusione, la tecnica di illuminazione supplementare applicata alla coltivazione senza suolo del fagiolino in serra permette di destagionalizzare la produzione di baccelli con promettenti risultati quantitativi e qualitativi. L’influenza degli spettri luminosi su sostanza secca e colore dei baccelli porta ad ipotizzare risposte fisiologiche cultivar specifiche.