Presso l’Azienda sperimentale La Noria è stata avviata una prova finalizzata all’utilizzo di soluzioni nutritive esauste per la coltivazione in vaso del finocchio marino (Crithmum maritimum L.) con sistema flusso e riflusso, al fine di valorizzare le soluzioni nutritive di “scarto” provenienti dalla coltivazione a ciclo chiuso del pomodoro presso l’Azienda Lapietra. Altro scopo della prova è quello di valutare la possibilità di sostituire completamente substrati a base di torba con quelli a base di materiale compostato. Tutto ciò, nell’ottica dell’economia circolare e dalla sostenibilità delle produzioni orticole realizzate con sistemi senza suolo.
La prova è stata avviata nell’ambito della Task 3.7 considerando che il finocchio marino è una specie spontanea emergente, tradizionalmente utilizzata in Puglia, che attualmente è già coltivata in varie regioni italiane per la commercializzazione di prodotti di I, II e IV gamma.
Si tratta di una specie alofita con interessanti caratteristiche nutrizionali che cresce lungo le coste marittime e che ben si adatta ad ambienti salini e marginali, considerando che il suo habitat ideale è rappresentato dai litorali costieri o sabbiosi a ridosso del mare. Pertanto, l’utilizzo di soluzioni nutritive con elevata conducibilità elettrica, non più idonee per la coltivazione senza suolo del pomodoro da mensa, permetterebbe di trasformare uno “scarto” aziendale in risorsa per valorizzare una specie orticola rappresentativa della biodiversità pugliese.