Foto 1 - Alterazione colori e forma

In un precedente post abbiamo descritto esempi relativi a malattie causate da agenti patogeni e insetti sulle varietà locali di melone immaturo. In questo post consideriamo i problemi collegati a stress abiotici e i danni meccanici che nelle coltivazioni senza suolo sono meno rilevanti rispetto alla coltivazione su terreno.

Stress abiotici, sfregamenti e raschi sui teneri tessuti di frutti allegati o di giovani frutti possono causare malformazioni o suberificazione dell’epidermide colpita, con probabile malformazione del frutto maturo e spaccature (Foto 1).

Oltre a stress idrici e nutritivi, anche alcuni agenti atmosferici come raffiche di vento e grandine possono danneggiare i frutti e la vegetazione più esposti (Foto 2).

Un altro problema dell’allevamento su terreno, con steli striscianti è il calpestamento di parti di pianta in fase di raccolta (Foto 3), che si svolge in maniera scalare, inclusi giovani frutti nascosti dalla vegetazione, che quindi possono essere danneggiati come precedentemente descritto. Inoltre, la rapida copertura del suolo da parte delle cucurbitacee non sempre è sufficiente a ostacolare la crescita di infestanti (Foto 4).

Anche anomalie in fase di allegagione e durante i primissimi giorni di crescita possono alterare il frutto all’estremità apicale (Foto 5a e 5b).

Nella prova in corso, alcuni frutti cresciuti alla base della pianta sono rimasti incastrati nel telo pacciamante e sono quindi risultati deformati, imbiancati e sporchi di terreno alla raccolta (Foto 6). Anche il contatto con il terreno può provocare anomalie di colorazione dei frutti (Foto 7). Seppur idonei al consumo, questi frutti subiscono un danno estetico che può renderli non idonei al commercio.

In coltivazioni senza suolo, molti dei problemi elencati sono solo occasionali o non ci sono le condizioni a che si verifichino, come nel caso del calpestamento, del contatto con terreno e delle infestanti.