Sin dall’emergenza dal substrato delle prime foglie (foglie cotiledonari), la qualità della luce gioca un ruolo essenziale per il benessere e la qualità delle giovani piante. La durata, l’intensità e al composizione spettrale della luce influenzano la pianta dal punto di vista morfo-fisiologico e metabolico, favorendo o sfavorendone la crescita. L’opportuna applicazione di luce supplementare nelle primissime fasi di crescita delle plantule può essere decisiva per la produzione di micro-ortaggi e baby leaf, in quanto sia le proprietà estetiche che nutrizionali sono caratteristiche ricercate di questi particolari prodotti. Infatti, condizioni subottimali di luce determinano eziolamento delle piantine e possono contribuire ad una scarsa pigmentazione delle foglie e degli steli, particolarmente sconveniente per le specie in cui il colore è uno dei pregi maggiori. I parametri luminosi sono anche influenti sull’attività metabolica delle piantine e conseguentemente sulla produzione e/o sull’accumulo di molecole di interesse nutraceutico.

Per valutare l’effetto degli spettri luminosi su produzione e qualità di microortaggi e baby leaf, una nuova prova sperimentale è in preparazione presso le serre del Gruppo di Ricerca in Orticoltura dell’Università di Bari “Aldo Moro”. Saranno considerate due specie di Brassicaeae locali, cima di rapa e cavolo riccio, e tre spettri luminosi, blu, rosso, blu+rosso, forniti da lampade a LED per l’illuminazione supplementare; l’efficacia dell’illuminazione supplementare, in aggiunta a quella solare, sarà valutata con il confronto illuminato dalla sola luce solare.