Lo iodio (I) è un microelemento essenziale per il corpo umano e viene assunto con la nutrizione. Pur essendo necessario a bassissime dosi (da qui l’indicazione di micro-elemento), la carenza di iodio nel corpo umano ha un impatto negativo e rilevante sulla salute. Tra i vari ruoli dello I, il più evidente si manifesta a livello di tiroide, primo organo accumulatore di I, che produce due ormoni contenenti iodio, fondamentali in molti processi cellulari e decisivi nelle fasi di crescita e sviluppo di molti organi, incluso il cervello. In caso di insufficienza di I, la tiroide non riesce a produrre quantità idonee di questi ormoni, con conseguente manifestazione di disturbi in varie fasi della vita.

I disturbi da carenza di iodio sono diffusi in tutto il mondo e diversi approcci sono stati messi in atto per raggiungere la condizione di iodiosufficienza, in particolare la fortificazione di alimenti, di cui il sale iodato è tra i più noti e comuni. Tuttavia, se si considera che molte piante sono in grado di accumulare naturalmente I e che gli alimenti vegetali sono una componente cospicua e comune delle diete, oltre che salutare, si può intendere l’importanza della biofortificazione agronomica in iodio per specie vegetali di interesse alimentare. Questo approccio prevede l’applicazione mirata di tecniche agronomiche per incrementare assorbimento e accumulo di elementi nutritivi di interesse, come lo I, nella porzione edule della pianta.

Gli ortaggi, come ad esempio il comune pomodoro, in quanto alimenti consumati generalmente allo stato fresco, frequentemente crudi (quindi senza perdite di nutrienti attraverso la cottura o la trasformazione) e con varie proprietà nutrizinali, sono un valido target per la biofortificazione agronomica in I e in altri elementi. Sebbene la biofortificazione sia possibile in suolo, i sistemi di crescita senza suolo in ambiente controllato possono contribuire in maniera decisiva all’efficacia della tecnica in quanto consentono di gestire oculatamente la nutrizione della pianta e la sua produzione. Inoltre, pur non essendo considerato un elemento essenziale negli organismi vegetali, qualora assorbito in piccolissime dosi, lo I può comunque intervenire in alcuni processi nella pianta e contribuire alla produzione e/o alla qualità del prodotto.

Sula base di queste considerazioni, molta ricerca è in atto sulla biofortificazione di ortaggi in sistemi di coltivazione senza suolo per elementi di interesse per la salute umana, tra cui lo iodio.