Prova microortaggi e LED

La produzione di micro ortaggi di cavolo riccio e cima di rapa in serra fredda con applicazione di tre spettri luminosi (rosso, blu e rosso più blu) forniti da lampade a LED come illuminazione supplementare ha portato i suoi “frutti”. Il breve ciclo produttivo è stato concluso alla comparsa della prima foglia vera, ovvero 13 giorni dalla semina, di cui dieci con applicazione di luce artificiale. Le plantule sono state valutate sia in termini estetici e commerciali, considerando quindi l’aspetto della singola vaschetta di microortaggi (uniformità, compattezza, altezza, colore, forma), sia in termini produttivi, a seguito della raccolta. Le plantule sono state raccolte effettuando un taglio alla base dello stelo e la biomassa fresca prelevata da ciascuna vaschetta è stata pesata tal quale, per ottenere il peso fresco del prodotto. Una piccola parte della biomassa fresca è stata destinata all’essiccamento in stufa, per ricavare il peso secco del prodotto e calcolare il contenuto in sostanza secca, ovvero la biomassa accumulata e prodotta delle plantule al netto del contenuto in acqua. La restante parte del raccolto è stata destinata alla conservazione via liofilizzazione, per future analisi di caratterizzazione del profilo chimico e nutrizionale presso il Dipartimento di Chimica della stessa Università di Bari Aldo Moro.
I dati raccolti sono in fase di elaborazione statistica e presto saranno presentati nella tesi di laurea della studentessa magistrale di Dalila Bellomo.